Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giulio Savioli (Padova, 2 aprile 1532 – Roma, 1° novembre 1618), letterato e penitente di Cesare Baronio, è stato un sacerdote della prima generazione filippina, noto per i suoi sermoni durante gli esercizi dell’Oratorio.
Biografia
Di famiglia nobile e agiata, Giulio Savioli era nato a Padova nel 1532, più precisamente il 2 aprile secondo Marciano1. Particolarmente versato nelle humanae litterae, studiò con grande profitto all’Università di Padova, dove guadagnò «fama di huomo assai letterato»2. Giunto a Roma per il Giubileo indetto nel 1575 da Gregorio XIII, iniziò a frequentare l’Oratorio di Filippo Neri, diventando un suo fedele sodale. Conquistato dalla spiritualità e dagli esercizi dell’Oratorio, Savioli aderì alla comunità filippina e il 1° settembre 1575, già sacerdote, fu aggregato a S. Giovanni dei Fiorentini. In questo stesso anno entrava con lui in Congregazione, «ma in diversi tempi», Francesco Bozio, fratello di Tommaso3. Colto e nel contempo umile, austero nello stile di vita, avrebbe preferito servire l’Oratorio da semplice laico, ma stando a quanto scrive il domenicano Giacomo Ricci fu Cesare Baronio a convincere Savioli a ricevere il sacerdozio, poco prima di entrare nella comunità dei Fiorentini4.
Nel noto memoriale del 1578 steso da Francesco Maria Tarugi per Gregorio XIII, finalizzato a illustrare i componenti della Congregazione e le loro attività, si dice del Savioli che era «nobile padovano, letterato, confessore et ragiona all’Oratorio»5. Carlo Borromeo dichiarò nel 1571 che con gli esercizi dell’Oratorio, che a quel tempo si svolgevano a S. Girolamo della Carità, «si attende più a movere et accendere la volontà et affetto alle cose spirituali che a pascere l’intelletto con le scientie et le dottrine»6. Secondo un programma orario dei ragionamenti dell’Oratorio, non datato ma riferibile ai primi tempi della comunità filippina, le riunioni si svolgevano da lunedì a venerdì, esclusi sabato e domenica. Baronio parlava il martedì, il giovedì e il venerdì; Giovan Francesco Bordini ogni giorno; Flaminio Ricci tutti i giorni, eccetto il mercoledì; Angelo Velli nei giorni dispari; Antonio Talpa il martedì e il giovedì; Germanico Fedeli sermoneggiava il lunedì; Giovenale Ancina e Giulio Savioli il mercoledì7. Fu apprezzato anche come confessore. Tra i suoi penitenti vi erano, per esempio, Giovanni Carpi e Giovanni Angelo Mombelli8.
Quando il cardinale Agostino Valier compose nel 1591 il Philippus, sive de christiana laetitia dialogus, collocato per la precisione al 16 agosto 1591, dunque pochi mesi prima della morte di Gregorio XIV, della comunità vallicelliana facevano parte una quindicina di soggetti, compreso il padre padovano, alcuni dei quali già famosi o giudicati molto dotti: Cesare Baronio, Giovan Francesco Bordini, Alessandro e Germanico Fedeli, Angelo Velli, Francesco Soto de Langa, Tommaso Bozio, Pompeo Pateri, Giulio Savioli, Pietro Peracchione, Antonio Gallonio, Flaminio Ricci, Giovanni Matteo Ancina, Agostino Manni, Gian Francesco Bernardi. Savioli sopravvisse a molti di essi, ma l’ultima parte della sua esistenza lo vide ritirato e sostanzialmente in ombra. Morì il 1° novembre 1618. Pier Luigi Galletti trascrisse un secolo dopo il suo necrologio dai libri della Chiesa Nuova: «1618. 1 novem. † R. p. Iulius Saviolus pbr. Congregationis Oratorii de Urbe Patavii nobili familia oriundus (…) usque ad senectam annor. 86 vitam perduxit incolumen in congregatione per annos 46 (…)»9.
La biografia di Giulio Savioli fu raccolta da Paolo Aringhi ed è rimasta finora inedita in Vallicelliana10. Aringhi fu poi fonte privilegiata di Giacomo Ricci, autore di una Breve notizia di alcuni compagni di S. Filippo che apparve in appendice alla nuova edizione «accresciuta» della Vita di S. Filippo Neri di Pier Giacomo Bacci, la cui prima stampa vide la luce nel 1622, ma quello stesso anno fu pubblicata «con nuove aggiuntioni dall’istesso autore» e in seguito periodicamente ampliata e rimaneggiata. La corposa «aggiunta» del Ricci comprende nell’ordine i profili di Giovenale Ancina, Francesco Maria Tarugi, Cesare Baronio, Angelo Velli, Flaminio Ricci, Pietro Consolini, Alessandro Fedeli, Tommaso e Francesco Bozio (presentati insieme), Giulio Savioli, Antonio Gallonio, Giovanni Matteo Ancina, Agostino Manni e Nicolò Gigli. A seguire si trova un capitolo conclusivo dedicato ai più virtuosi «fratelli laici contemporanei di S. Filippo», vale a dire Bernardino Corona (penitente di padre Filippo e uomo di fiducia del cardinale Guglielmo Sirleto), Giovan Battista Guerra (architetto ‘miracolato’ dal Neri), Battista Flores (detto ‘il Taciturno’ da Silvio Antoniano), Taddeo Landi (operoso artigiano assai benvoluto da Baronio), Giuliano Maccaluffi (penitente di Angelo Velli e al seguito di Clemente VIII durante la missione ferarrese per la devoluzione del Ducato), Egidio Calvelli (anch’egli sotto la guida spirituale del Velli) e un cuoco non identificato al servizio di padre Filippo11.
Fonti e bibliografia
- Paolo Aringhi (et alii), Le vite e detti de’ padri e fratelli della Congregatione dell’Oratorio. Da s. Filippo Neri fondata nella chiesa di S. Maria in Vallicella …, 3 v., Roma, Biblioteca Vallicelliana, mss. O 58, O 59, O 60: ms. O 58, ff. 329-334, 337-344 (in due redazioni).
- [Paolo Aringhi], Le vite, e detti de padri, e fratelli della Congregatione dell’Oratorio da s. Filippo Neri fondata nella Chiesa di S. Maria in Vallicella raccolti da Paolo Aringhi Prete della detta Congregatione e da Altri, vol. I, edito e annotato da Maria Teresa Bonadonna Russo, con la collaborazione di Renato De Caprio, Edizioni Oratoriane, Roma 2018.
- Antonio Cistellini, San Filippo Neri. L’Oratorio e la Congregazione oratoriana. Storia e spiritualità, prefazione di Carlo Maria Martini, 3 v., Morcelliana, Brescia 1989, vol. III, pp. 2399-2400 (Indice dei nomi di persona).
- Carlo Gasbarri, L’Oratorio romano dal Cinquecento al Novecento, Arti Grafiche D’Urso, Roma 1963, p. 148.
- Il primo processo per san Filippo Neri nel codice vaticano latino 3798 e in altri esemplari dell’Archivio dell’Oratorio di Roma, edito e annotato da Giovanni Incisa della Rocchetta e Nello Vian, con la collaborazione di Carlo Gasbarri, 4 v., Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 1957-1963 [I: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1595, 1957; II: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1596-1609, 1958; III: Testimonianze dell’inchiesta romana: 1610. Testimonianze «extra urbem»: 1595-1599, 1960; IV: Regesti del secondo e terzo processo. Testimonianze varie. Aggiunte e correzioni alle note dei volumi I-III. Indice generale, 1963], vol. IV, p. 411 (Indice generale).
- Giovanni Marciano, Memorie historiche della Congregatione dell’Oratorio, nelle quali si dà ragguaglio della fondatione di ciascheduna delle Congregationi fin’hora erette, e de’ Soggetti più cospicui che in esse hanno fiorito, 5 v., in Napoli, per il De Bonis stampatore arcivescovale, 1693-1702, vol. I, 1693, pp. 505-511 (lib. V, capo VI, «Compendiose notitie del Padre Giulio Savioli»).
- Giacomo Ricci, Breve notizia di alcuni compagni di S. Filippo, in Vita di S. Filippo Neri fiorentino fondatore della Congregatione dell’Oratorio. Scritta già dal p. Pietro Giacomo Bacci prete dell’istessa Congregatione. Hor’accresciuta di molti fatti e detti dell’istesso Santo, cavati da i Processi della sua canonizatione. Con l’aggiunta d’una breve notitia di alcuni suoi compagni. Per opera del m. rev. p. maestro f. Giacomo Ricci dell’ordine di S. Domenico …, in Torino, per Bartolomeo Zappata, 1676 [I ed. Ricci: «in Roma, appresso Francesco Tizzoni, 1672»], II parte (numerazione propria), pp. 192-202 («Del Padre Giulio Savioli»).
- [Giacomo Ricci], Brevi notizie de’ padri Alessandro Fedeli, Angelo Velli, Tommaso e Francesco Bozio, Niccolò Gigli, Giulio Savioli, Antonio Gallonio, Agostino Manni, Flaminio Ricci, compagni di S. Filippo, in Torino, per Francesco Antonio Mairesse all’insegna di S. Teresa di Gesù, 1758.
- Stefano Zen, Baronio e il suo tempo. Storia sacra, politica e religione nell’Europa moderna, Centro di Studi Sorani «Vincenzo Patriarca», Sora 2019, ad indicem, di prossima pubblicazione.
Voci correlate
- Giovanni Matteo Ancina
- Paolo Aringhi
- Pietro Giacomo Bacci
- Cesare Baronio
- Giovanni Francesco Bordini
- Francesco Bozio
- Tommaso Bozio
- Congregazione dell’Oratorio
- Alessandro Fedeli
- Germanico Fedeli
- Filippo Neri
- Antonio Gallonio
- Nicolò Gigli
- Gregorio XIII
- Agostino Manni
- Fabrizio Mezzabarba
- Pompeo Pateri
- Pietro Peracchione
- Flaminio Ricci
- Giacomo Ricci
- Francesco Soto de Langa
- Antonio Talpa
- Francesco Maria Tarugi
- Angelo Velli
Nota bene
Questa voce fa parte della sezione trasversale Oratorio e Congregazione oratoriana: storia, spiritualità, politica culturale, dedicata all’Oratorio sorto per iniziativa di Filippo Neri, che da libero sodalizio conobbe nell’arco di un quarto di secolo una sua graduale evoluzione fino alla sua istituzionalizzazione nel 1575 (quando papa Gregorio XIII decise per decreto di costituire la Congregazione oratoriana), con l’obiettivo di costruire un repertorio di voci inerente non soltanto ai padri e ai fratelli laici che entrarono stabilmente nell’Oratorio filippino, ma allargato significativamente alle opere prodotte e diffuse dall’operoso laboratorio oratoriano, ai luoghi della Congregazione, alle personalità più o meno note che si riconobbero nella sua politica culturale, partecipando attivamente alle varie iniziative promosse e in particolare agli esercizi spirituali, considerati il nucleo pulsante del programma filippino.
Article written by Stefano Zen | Ereticopedia.org © 2019
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]