Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Cristino Del Botto di Ardesio è stato un medico del XVI sec., perseguitato dall'Inquisizione ed esule religionis causa.
Nel 1547 fu processato dall'Inquisizione di Bergamo insieme col cognato Lazzarino Bichi (o Becchi). Dagli atti del processo emerge che Del Botto aveva fama di" lutheranissimum
et infamissimum" ed era molto attivo nella propaganda ereticale. Si dichiarò disponibile all'abiura, ottenendo su cauzione la libertà di recarsi a Milano e a Brescia per suoi affari urgenti; rientrato ad Ardesio, fuggì quindi in tutta fretta verso la Valtellina: si stabilì a Tirano, così come altri seguaci del vescovo eretico Vittore Soranzo, come il collega medico Guglielmo Grataroli e l'ex prete Parisotto. Nel 1550 fu condannato a morte in contumacia in quanto eretico pertinace. Le ultime notizie che si hanno su di lui datano al 1551 e lo riferiscono molto attivo nello smercio di libri eterodossi dalla Valtellina verso Bergamo.
Bibliografia
- Massimo Firpo, Vittore Soranzo vescovo ed eretico. Riforma della Chiesa e Inquisizione nell'Italia del Cinquecento, Laterza, Roma-Bari 2006, in part. pp. 344-347.
- Processo Soranzo, t. I, p. 244-246, nota 15.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]