Grataroli, Guglielmo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Guglielmo Grataroli (Bergamo, 1516 - Basilea, 1568) è stato un medico perseguitato dall'Inquisizione.

Studiò presso l'Università di Padova e forse in tale ambiente maturò la sua conversione alle nuove idee religiose. Nel 1539, tornato a Bergamo, entrò a far parte del circolo di don Pietro Pesenti. Subì un primo processo che si concluse con la sua abiura il 4 febbraio 1544 a Milano. Fuggì poco dopo (maggio 1544) in Valtellina, stabilendosi a Tirano. Nel 1551 fu condannato a morte in contumacia.
Nel 1552 si trasferì a Basilea, dove ebbe polemiche con eretici radicali quali Sebastiano Castellione e Celio Secondo Curione. Morì a Basilea nel 1568.

Bibliografia

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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