Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Caterina Sauli (1519 - post 1582) è stata una nobildonna genovese sospettata di eresia.
Biografia
Sposò Giovan Gioachino da Passano, appartenente a famiglia di antica nobiltà genovese (la famiglia Sauli apparteneva invece alla "nuova" nobiltà). La coppia si stabilì a Padova, dove Giovan Gioachino da Passano, oltre ad amministrare il suo ingente patrimonio, fu filantropo e mecenate. Sensibile alle nuove idee religiose, in rapporto con l'entourage di Margherita di Navarra, con i cardinali Federico Fregoso e Ercole Gonzaga, nonché con Giorgio Filalete detto il Turchetto, fece tradurre da Bernardino Tomitano l'«esposition letterale d’Erasmo sopra Mattheo vangelista», pubblicata nel 1547 e quindi messa all'Indice. Dopo la morte del marito nel 1551 fece della sua residenza padovana il punto d'incontro di un circolo eterodosso. Trasferitasi a Mantova nel 1560, sotto la protezione dei Gonzaga, toccata da sospetti d'eresia, comparve spontaneamente davanti all'inquisitore Camillo Campeggi nel febbraio 1567. Il processo avviato contro di lei si concluse con un'abiura segreta nell'aprile 1568.
Bibliografia
- Federica Ambrosini, L'eresia di Isabella. Vita di Isabella da Passano, signora della Frattina (1542-1601), Franco Angeli, Milano 2005
- Federica Ambrosini, Una vedova genovese nella Padova del Cinquecento: Caterina Sauli da Passano, in Donne di potere nel Rinascimento, a cura di Letizia Arcangeli e Susanna Peyronel, Viella, Roma 2008, pp. 169-191
Voci correlate
Link
- Scheda su Caterina Sauli sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]