Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Bernardino Tomitano (Padova, 1517 – Padova, 1576) è stato un medico, umanista e grammatico.
Noto per il suo trattato Ragionamenti della lingua toscana (1546), i suoi commenti su Aristotele e i suoi studi sulla peste, fu sospettato di eresia in seguito all'Espositione letterale del testo di Mattheo evangelista (1547), traduzione di un'opera latina di Erasmo commissionatagli da Giovan Gioachino da Passano, e dedicata alla moglie di quest'ultimo, Caterina Sauli. L'opera fu inserita da Giovanni Della Casa nell'Indice veneziano del 1549; e figurò anche negli Indici veneziano e milanese del 1554 e in tutti gli Indici romani a partire da quello di Paolo IV del 1559. Presentatosi spontaneamente all'Inquisizione di Venezia nel 1555, riuscì a discolparsi, pronunciando davanti ai giudici due orazioni, la prima contro Erasmo, la seconda contro i protestanti. Da allora in poi non ebbe più noie da parte dell'Inquisizione.
Bibliografia
- Maria Teresa Girardi, Tomitano, Bernardino, in DBI, vol. 96 (2019).
- Aulo Greco, Tomitano Bernardino, in Enciclopedia dantesca, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1970.
- Marco Pecoraro, Tomitano, Bernardino, in Dizionario critico della letteratura italiana, UTET, Torino 1973, vol. 3, pp. 507-512.
- Silvana Seidel Menchi, Tomitano, Bernardino, in DSI, vol. 3, p. 1585.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]