Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Antonio "Musa" Brasavola (Ferrara, 1500 - Ferrara, 6 luglio 1555) è stato un medico, professore universitario, nonché archiatra di papa Paolo III dal 1541 al 1545.
Si addottorò in filosofia e medicina nel 1520 e dal 1521 iniziò a servire il duca Ercole d'Este. Nel 1528 fu in Francia al seguito del duca, che andava a prendere in moglie Renata di Francia. Alla corte francese ottenne grandi successi per la sua erudizione, al punto che re Francesco I lo ribattezzò Antonio Musa, soprannome che tenne da allora in poi.
Insegnò a Ferrara fino al 1541 (Gabriele Falloppia fu suo allievo), anno in cui si trasferì a Roma: dal 1541 al 1545 fu archiatra di papa Paolo III. Rientrato a Ferrara, riprese l'insegnamento universitario e fondò l'Orto botanico del Belvedere.
Pubblicò numerose opere a carattere medico e farmacologico, la più nota delle quali è l'Examen omnium simplicium medicamentorum (1536).
Scrisse una Vita di Jesu Christo, che testimonia il suo interesse per le tematiche religiose e spirituali.
Bibliografia
- Franco Bacchelli, Medicina, morale e religione: il caso di Antonio Musa Brasavola, in "Annali di Storia delle Università italiane", VIII, 2004, pp. 93-101.
- Giuliano Gliozzi, Brasavola, Antonio, in DBI, 14 (1972).
- Adriano Prosperi, Antonio Musa Brasavola e la sua Vita di Christo, in "Schifanoia", XXVIII-XXIX, 2005, pp. 255-264.
- Gionata Liboni, Antonio Musa Brasavola sul digiuno: devozione, medicina e riforma della chiesa, in "I castelli di Yale on line", V, 2017, 1, pp. 41-87.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]