Paolo III, papa

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


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Paolo III al secolo Alessandro Farnese (1468-1549), è stato papa dal 1534 al 1549.

Biografia

Proveniente da una famiglia dai vizi rinascimentali - la sorella Giulia fu amante di papa Alessandro VI, lui stesso da cardinale ebbe figli illegittimi - fu il papa che promosse il concilio di Trento e istituì la Congregazione del Sant'Uffizio. Durante il suo lungo papato nominò molti cardinali che furono protagonisti dei conflitti della stagione del concilio e della Controriforma, tra i quali Gian Pietro Carafa, Reginald Pole, Giovanni Morone, Gian Angelo de Medici.

Fu nominato cardinale e legato nel Patrimonio di San Pietro nel 1493 proprio dall'amante di sua sorella, Alessandro VI, e amministrò numerose diocesi. Già papabile nel 1521-22, fu infine eletto il 13 ottobre 1534.

Svolse un'intensa attività di riforma, attraverso la nomina di diverse commissioni cardinalizie, la più celebre delle quali quella che redasse nel 1537 il Consilium de emendanda ecclesia. Abbastanza neutrale nello scontro tra i Francesi e gli Imperiali così come in quello in curia tra gli intransigenti e gli spirituali,favorì enormemente i membri della sua famiglia, assegnando Parma e Piacenza al figlio Pier Luigi (poi trucidato nella congiura filoimperiale del 1547), nominando cardinali i giovanissimi figli di quest'ultimo Alessandro e Ranuccio, nonché l'altro nipote Guido Ascanio Sforza di Santa Fiora (figlio della figlia Costanza).

Nella scelta dei membri del Sant'Uffizio cercò un equilibrio che sapesse soddisfare intransigenti, spirituali e suoi sodali. Non a caso agli intransigenti Carafa e Guidiccioni, vennero affiancati i moderati Badia e Cortese (stretti collaboratori di Gasparo Contarini), mentre Laurerio e Parisio erano due suoi fedelissimi (come d'altronde legato a Paolo III era anche il cardinal Guidiccioni). Concesse fiducia al cardinal Gasparo Contarini, inviandolo a trattare un difficile accordo (fallito) con i protestanti a Ratisbona nel 1541, al suo ritorno lo difese dalle critiche degli intransigenti, inviandolo legato a Bologna. Paolo III protesse anche il Carnesecchi, arrestando la prima indagine inquisitoriale contro di lui.

Bibliografia

  • Gino Benzoni, Paolo III , in EP, vol. 3.
  • Guido Dall'Olio, Paolo III, in DSI, vol. 3, pp. 1163-64,.
  • Gigliola Fragnito, Evangelismo e intransigenti nei difficili equilibri del pontificato farnesiano, in «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa», XXV, pp. 20-47.
  • Ludwig von Pastor, Storia dei Papi dalla fine del Medio Evo: vol. V, Paolo III (1534–1549), Desclée, Roma 1914: ENpt1; Enpt2.
  • Silvana Seidel Menchi, Origine e origini del Santo Uffizio dell'Inquisizione romana (1542-1559), in Agostino Borromeo  (a cura di), L'Inquisizione. Atti del Simposio internazionale, Città del Vaticano, 29-31 ottobre 1998, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2003, pp. 291-321.

Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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