Guidiccioni, Bartolomeo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


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Bartolomeo Guidiccioni (Lucca 1469- Roma, 4 novembre 1549) è stato un cardinale, canonista, teologo e membro del Sant'Uffizio.

Biografia

Studiò diritto a Pisa e Bologna. Trasferitosi a Roma, servì il cardinale Galeotto Franciotti Della Rovere, nipote di Giulio II, quindi dal 1508 passò al servizio del cardinale Alessandro Farnese, che l'anno seguente lo nominò suo vicario generale nella diocesi di Parma, che egli governò fino al 1528, allorché rientrò a Lucca per dedicarsi agli studi teologici. A partire dall'elezione al papato del suo protettore col nome di Paolo III si interessò alla preparazione del concilio. Redasse scritti vivamente antiprotestanti. Nel 1539 assunse la carica di vicario generale di Roma, fu nominato vescovo di Teramo e cardinale. Nel 1542, pur già molto anziano, fu nominato membro del Sant'Uffizio. Nel 1546 divenne vescovo di Lucca, facendosi dare per coadiutore il nipote Alessandro Guidiccioni, che poi gli succedette. Morì il 4 novembre 1549.

Bibliografia

  • Simonetta Adorni Braccesi, Una città infetta. La Repubblica di Lucca nella crisi religiosa del Cinquecento, Olschki, Firenze 1994.
  • Rotraud Becker, Guidiccioni, Bartolomeo in DBI, vol. 61 (2004).
  • Marino Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento, Einaudi, Torino 1965.
  • Simone Ragagli, Guidiccioni, Bartolomeo in DSI, vol. 2, pp. 746-747.

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Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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