Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giulio Morato da Capodistria è stato un frate minore conventuale del XVI sec., perseguitato dall'Inquisizione.
Si convertì alle nuove idee religiose a Pirano e fu discepolo di Baldo Lupatino di Albona. Era padre guardiano del convento di San Francesco di Capodistria quando cadde nelle maglie inquisitoriali. Chiamato a comparire nel 1557 dall'Inquisizione di Venezia, allora presieduta da Felice Peretti, confessò e si sottomise all'abiura, venendo riabilitato e reintegrato sia come guardiano sia come predicatore.
Bibliografia
- Ljudevit Anton Maračić, Convento di San Francesco a Capodistria. I verbali dei capitoli (1692-1806), in "Atti. Centro di Ricerche Storiche. Rovigno", XLV, 2015, pp. 461-486: p. 468.
- Vittorino Meneghin, Fra Giulio Morato da Capodistria dei Frati Minori Conventuali processato dal S. Uffizio per idee luterane, in "Atti e Memorie della Società Istriana di Archeologia e Storia Patria", a. LV, vol. III, pp. 131-146.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]