Trasuntino, Vito

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Vito Trasuntino, citato anche come Guido Trasuntino – ma il cognome reale era Frassoni o Frassonio (Treviso, 1526 - Venezia, 14 ottobre 1612) – è stato un clavicembalaro del XVI sec., perseguitato per eresia dall'Inquisizione veneziana.

Nato nel 1526 a Treviso, fu attivo a Venezia almeno dal 1543. Fu probabilmente apprendista di Alessandro Trasuntino (assumendo lo stesso cognome). Strinse rapporti di amicizia con diversi colleghi,tra i quali Benedetto Floriani e Ventura di Francesco linarol, con i quali condivise idee eterodosse e radicali.
Nel 1562 assistette Floriani in una disputa con un suo committente. Nel 1566 fu citato come compagno di fede da Massimo de Massimi, processato dal Sant'Uffizio veneziano. Fu arrestato e rilasciato sotto cauzione. Si protestò innocente e riuscì a evitare peggiori conseguenze. Morì a Venezia il 14 ottobre 1612 all'età di 86 anni.

Bibliografia

  • Marco Di Pasquale, Benedetto Floriani, Alessandro e Vito Trasuntino: nova et vetera, in "Informazione organistica", XLII, 2017, pp. 169-186.
  • Marco Di Pasquale, Trasuntino, in DBI, vol. 96 (2019) (e bibliografia ivi).

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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