Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
L'istituzione di un ufficio inquisitoriale a Faenza fu decisa da Paolo III e giustificata dalla forte penetrazione delle nuove idee religiose nella città (esemplare fu il caso di Fanino Fanini). Nel 1547 da Roma si inviò quindi il domenicano Gregorio Boldrini come commissario del Sant'Uffizio nella città (Boldrini, che fu in seguito vescovo di Mantova, occupò tale incarico fino all'anno seguente). La sede inquisitoriale faentina fu governata da commissari fino al 1567, allorché Pio V nominò il primo Inquisitore di Faenza, che fu Angelo Gazzino da Lugo (1567-70).
La sede inquisitoriale di Faenza cessò di esistere con l'annessione della città al neonato Regno d'Italia (1860).
Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Faenza
Bibliografia
- Adriano Prosperi, Faenza, in DSI, vol. II, pp. 573-575.
- Angelo Turchini, Gli archivi e la documentazione dell’Inquisizione in Romagna (XVI-XVIII). Note di ricerca in L’Inquisizione romana e i suoi archivi. A vent’anni dall’apertura dell’ACDF, Atti del convegno, Roma, 15-17 maggio 2018, a cura di Alejandro Cifres, on line (ed. cartacea: Gangemi, Roma 2019).
Link
- Scheda sulla sede inquisitoriale di Faenza sul sito Symogih.org
Article written by Redazione | Ereticopedia.org © 2014
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]