Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
La prima notizia certa sulla presenza di un Inquisitore per la diocesi di Adria e Rovigo risale al 1547. Il tribunale inquisitoriale era controllato dai francescani (solo dal 1569 al 1590 fu governato da un domenicano, Pietro Martire Frachetti) e aveva sede nel convento di S. Francesco in Rovigo. Sotto il vescovado di Giulio Canani (1554-1591) fu tuttavia il vescovo a condurre un'intensa attività di repressione dell'eresia, lasciando ben poco spazio ai frati.
Il tribunale dell'Inquisizione a Rovigo si dissolse con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797; l'abolizione formale e definitiva del tribunale, così come per le altre sedi inquisitoriali presenti nella Repubblica di Venezia, avvenne in epoca napoleonica.
Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Adria–Rovigo
Bibliografia
- Stefania Malavasi, Rovigo, in DSI, vol. 3, pp. 21-22.
Link
- Scheda sulla sede inquisitoriale di Adria–Rovigo sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]