Canani, Giulio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giulio Canani (Ferrara, 1524 - Ferrara, 27 novembre 1592) è stato un funzionario pontificio, vescovo e cardinale.

Appartenente a una nobile famiglia ferrarese, fu servitore del cardinal Giovan Maria Ciocchi Del Monte. Divenuto questi papa col nome di Giulio III nel 1550, Canani ebbe un ruolo di rilievo nella segreteria pontificia. Il 24 novembre 1554 fu nominato vescovo di Adria e Rovigo, diocesi di cui fu formalmente titolare fino al 1591. Pur non frequentemente presente nella diocesi a causa di altri impegni diplomatici e amministrativi al servizio del Papato, diede un grande impulso alla repressione dell'eresia, che fu diretta negli anni del suo episcopato principalmente dal tribunale vescovile, che mise in ombra quello inquisitoriale. Mostrò anche una certa attenzione alle questioni della riforma della Chiesa e partecipò all'ultima fase del concilio di Trento. Il 12 dicembre 1583 fu nominato cardinale da Gregorio XIII e nel 1585-86 fu titolare della legazione apostolica di Romagna. Fu tra i papabili nei conclavi del 1590, 1591 e 1592. L'8 febbraio 1591 fu nominato arcivescovo di Modena. Morì a Ferrara, il 27 novembre 1592.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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