Gervasio, Margherita

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Margherita Gervasio è stata una donna perseguitata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo, nei Grigioni, nel 1709.

Figlia di una donna condannata per stregoneria, Caterina Min, che la avrebbe iniziata sin da piccola alle sue arti, fu processata a partire dall'ottobre 1709 e confessò tra l'altro di aver avuto rapporti col demonio, di aver suscitato tempeste sul Bernina e di essersi trasformata in gatto e in volpe al fine di commettere malefici. Fu condannata ad essere decapitata in pubblica piazza il 25 novembre 1709.

Insieme a lei fu incriminato il marito Giovan Andrea Gervasio, gli atti del cui processo sono incompleti.

Bibliografia

  • Romano Canosa, Isabella Colonnello, Gli ultimi roghi. La fine della caccia alle streghe in Italia, Sapere 2000, Roma 1983, pp. 74-75.
  • Giuseppe Farinelli, Ermanno Paccagnini, Processo per stregoneria a Caterina de Medici 1616-1617, Rusconi, Milano 1989, p. 125-126.
  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1682-1753, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. IV, pp. 167 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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