Inquisitore generale (Spagna)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


L'Inquisitore generale di Spagna (Inquisidor general de Castilla y Aragón) era il capo dell'Inquisizione spagnola. La sua funzione fu istituita nel 1488, all'atto della fondazione dell'istituzione (bolla Exigit sincerae devotionis affectus, emanata il 1° novembre 1478 da Sisto IV). L'Inquisitore generale era nominato dal papa, su proposta del sovrano spagnolo (era di fatto espressione della Monarchia). Il primo fu Tomás de Torquemada, nominato da Sisto IV su proposta dei sovrani Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. L'Inquisitore generale era assistito da alcuni collaboratori/consiglieri, in genere ex inquisitori di distretto (all'inizio tre, diventati cinque-sei tra fine XVI sec. e inizio XVII sec., infine sette nel XVIII sec.) insieme ai quali formava la Suprema (Consejo Supremo de la Santa Inquisición).

Per approfondire vedi :

Per una lista degli inquisitori generali vedi :

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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