Girolamo da Fiorenzuola

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Girolamo da Fiorenzuola è stato un frate servita e predicatore eterodosso del XVI sec.

Messo sotto accusa nell'aprile 1550 per i contenuti eterodossi della sua predicazione quaresimale a Verona, che aveva fatto seguito a una precedente attività di predicazione sospetta svolta a Venezia. Il suo nome è citato anche nell'abiura pronunciata da Stefano De Giusti a Venezia il 2 dicembre 1550, che dichiarò che Girolamo da Fiorenzuola aveva predicato contro il papa a Venezia, definendolo con tutti i suoi ministri come l'Anticristo.
Condannato a un anno di detenzione nel monastero di S. Domenico a Verona, Girolamo, che aveva temporaneamente lasciato la città scaligera dopo aver saputo che la vicenda era stata trattata a Roma dalla Congregazione del Sant'Uffizio, si sottomise e si mostrò pentito e fu graziato dal vescovo Alvise Lippomano il 24 dicembre 1550, con cinque mesi di anticipo rispetto alla scadenza della sua pena detentiva.

Bibliografia

  • Lorenzo Tacchella, Il processo agli eretici veronesi nel 1550. Ignazio di Loyola e Luigi Lippomano (carteggio), Morcelliana, Brescia 1979, pp. 101-104.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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