Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovanni Panciera, detto l'Orbo, fu un suonatore di lira rodigino del XVI sec. processato per eresia e morto assassinato.
Membro del fiorente gruppo eterodosso rodigino cinquecentesco, composto da anabattisti, "spirituali" di varie tendenze e calvinisti, cieco dalla nascita, fu inquisito dal vescovo di Rovigo Giulio Canani, prelato intransigente e ligio alle direttive di Pio V, a partire dal marzo 1569. Non trovandosi l'imputato, egli fu condannato come contumace il 27 giugno 1569, con l'obbligo di comparire spontaneamente entro 40 giorni per evitare la condanna al rogo. Ma Panciera non si presentò e le ricerche della sua persona per eseguire la condanna furono vane. Come denunciato da suo nipote Guidone Pancera nell'agosto 1571, l'Orbo era stato in realtà assassinato dal compagno di fede Marco Fichente poco dopo l'avvio del processo contro di lui. Infatti l'Orbo, spaventatosi, aveva minacciato di denunciare i compagni e per questo Fichente (morto anch'esso poco dopo e il cui cadavere nel 1571 venne esumato e bruciato sul rogo) lo aveva assassinato ed il suo corpo era stato prima sotterrato, quindi bruciato in riva al Po.
Bibliografia
- Adriano Prosperi, Panciera, Giovanni, in DSI, vol. 3, pp. 1162-63.
- Stefania Malavasi, Sulla diffusione delle teorie ereticali nel Veneto durante il ’500: anabattisti rodigini e polesani, in «Archivio Veneto», 96, 1972, pp. 5-24.
- Stefania Malavasi, Tra diavolo e acquasanta. Eretici, maghi e streghe nel Veneto del Cinque-Seicento, Minelliana, Rovigo 2005.
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]