Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Bartolomeo Maggi è stato un patrizio cremonese del XVI sec., perseguitato dall'Inquisizione.
Era esponente di una delle famiglie più importanti di Cremona, fortemente implicata nel dissenso religioso.
Fu arrestato e sottoposto a processo dall'Inquisizione di Cremona, con molti altri, in conseguenza delle rivelazioni fatte da Valeriano da Gazzo e da Sereno da Pontremoli, dopo la loro cattura nel settembre 1550 a Solarolo in casa di Giuseppe Fossa, suo genero. Il processo si protrasse a lungo e non è noto come si concluse. Non risulta tuttavia una confisca dei beni a carico di Bartolomeo, il che farebbe ritenere che l'esito non fu particolarmente sfavorevole.
Bibliografia
- Federico Chabod, Lo Stato e la vita religiosa a Milano nell'epoca di Carlo V, Einaudi, Torino 1971, pp. 357-360.
- Luigi Fumi, L’Inquisizione romana e lo Stato di Milano. Saggio di ricerche nell’Archivio di Stato, in "Archivio storico lombardo", a. 37, s. 4, vol. 14, fasc. 26, pp. 285-414: pp. 353 sgg.
- Pietro Rivoire, Contributo alla storia della Riforma in Italia, in "Bollettino della Società di Studi Valdesi", LV, fasc. 66, pp. 55-88: pp. 67-68.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]