Beccari, Antonio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Antonio Beccari o Beccaria o de Beccariis (Ferrara, ca. 1480 - Ancona, 1543) è stato un inquisitore e teologo domenicano.

Entrato in gioventù nell'ordine dei predicatori nel convento di S. Domenico (vestì l'abito domenicano il 1º gennaio 1498). Fu priore del convento degli Angeli e Inquisitore di Ferrara (dal 1514 al 1524). Fu altresì procuratore e poi vicario generale dell'ordine domenicano.
Il 23 settembre 1524 fu nominato vescovo di Scutari, ma non si recò né fece mai residenza nella diocesi, svolgendo altrove funzioni di vicario vescovile. Dal 1524 al 1528 governò la diocesi di Verona come vicario di Gian Matteo Giberti. Fu quindi vicario di Girolamo Aleandro nell'arcidiocesi di Brindisi e di Pietro Antonio di Capua in quella di Otranto.
Morì ad Ancona nel 1543.

Maestro di Sacra Teologia, fu autore di diverse opere, probabilmente circolate manoscritte perché perdute. L'unica sopravvissuta è stata la Scala di profecto spirituale (stampata a Bologna nel 1514).

Bibliografia

  • Ludovico Antonio Muratori, Gli scrittori d'Italia, vol. II, p. II, Giambattista Bossini, Brescia 1760, pp. 584-85.
  • Adriano Prosperi, Beccari, Antonio, in DBI, vol. 7 (1970).
  • Adriano Prosperi, Il "budget" di un inquisitore: Ferrara 1567-1572, in Id., L'Inquisizione romana: letture e ricerche, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2000, pp. 125-140 : pp. 127-28.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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