Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Tomás Manrique è stato un frate domenicano, consultore del Sant'Uffizio e maestro del Sacro Palazzo.
Entrò nel convento domenicano di Ávila e studiò a Salamanca.
Trasferitosi a Roma, nel giugno 1553 era procuratore generale dell'ordine e nel dicembre 1554 vicario dello stesso.
Dal gennaio 1555 risulta tra i consultori del Sant'Uffizio.
Fu molto stimato da Paolo IV, che tra l'altro lo utilizzò come mediatore nelle trattative con gli Spagnoli nel corso della sua guerra contro il Regno di Napoli1. Alla morte di papa Carafa (18 agosto 1559) dovette fuggire dal convento di S. Maria sopra Minerva dove risiedeva a causa dei tumulti popolari contro i Carafa e contro l'Inquisizione.
Fu quindi, dal 1565 alla morte, maestro del Sacro Palazzo e lettore di teologia alla Sapienza di Roma.
Fu uno stretto collaboratore di Pio V negli anni del suo papato (1566-72).
Morì a Roma l'11 gennaio 1573.
Bibliografia
- Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 171-172.
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2014
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]