Tetoldino, Susanna

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Susanna Tetoldino, detta "Bonasciola", è stata una donna processata per stregoneria a Poschiavo tra agosto 1673 e febbraio 1674, condannata a morte.

Sposata con Mathè Tetoldino, aveva ca. 42 anni al momento della sua incriminazione. Era nuora di Domenica Tetoldino, giustiziata come strega nel 1672. Accusata di aver praticato malefici, si dichiarò innocente finché non fu sottopostab a tortura. Quindi confessò di esser stata iniziata alle arti stregonesche dalla suocera e di aver effettivamente praticato i malefici a lei attribuiti. Fuggì di prigione ma fu catturata, venendo di nuovo torturata, il che la indusse a una piena confessione. Fu condannata a morte e decapitata.

Fonti e bibliografia

  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1673-1674, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. II, pp. 305 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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