Cavalli, Serafino

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Serafino Cavalli da Brescia (Quinzano, Brescia, 20 maggio 1522 - Sevilla, 21 novembre 1578) è stato un inquisitore.

Collaborò all'attività inquisitoriale sotto il papato di Paolo IV, dal 1558 fu socio del commissario generale del Sant'Uffizio e rimase ferito durante i tumulti popolari che devastarono il palazzo dell'Inquisizione a Ripetta.
Nel giugno 1560 assunse l'incarico di socio del maestro generale del Sant'Uffizio Vincenzo Giustiniani, che accompagnò durante una visita in Spagna e di cui fu teologo al concilio di Trento. Nel 1569 divenne procuratore generale dell'ordine domenicano e nel 1570 fu ammesso tra i consultori del Sant'Uffizio.
Dal 1571 fu maestro generale dell'ordine, incarico che tenne fino alla morte avvenuta durante una visita in Spagna, a Siviglia nel 1578.

Opere

  • De Christo Iudice Laetis animis expectando Oratio […] in Dominica Prima Adventus 1562 ad Sacram Sanctum Tridentinum Concilium. Brixiae apud Damianum Turlinum diligenter impremebatur ad instantiam Ioan. Baptiase Bozolae, anno 1562.

Bibliografia

  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 100-101.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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