Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
L'Inquisizione si impiantò a Belluno attorno al 1546. A questa data risulta infatti la prima presenza di un Inquisitore. Nel 1551 fu riorganizzata secondo le particolari disposizioni veneziane, che prevedevano che anche i rettori delle città del Dominio avessero competenza sulla persecuzione degli eretici e "controllassero" l'attività degli inquisitori.
Affidata ai frati minori conventuali, questa sede inquisitoriale ebbe competenza per i territori delle diocesi di Belluno e (dalla fine del Cinquecento) di Feltre.
Fu soppressa in età napoleonica, con decreto del 28 luglio 1806.
Il caso più importante trattato dall'Inquisizione di Belluno fu senz'altro quello di Giulio Maresio.
Presso gli Archivi vescovili di Belluno e di Feltre si conserva una certa documentazione inquisitoriale integra.
Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Belluno
Bibliografia
- Claudio Comel, Belluno e Feltre, in DSI, vol. 1, p. 170.
Link
- Scheda sull'Inquisizione di Belluno sul sito Censimento degli archivi inquisitoriali in Italia
- Scheda sulla sede inquisitoriale di Belluno sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]