Bello, Pietro

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Pietro Bello fu processato e condannato a morte per furto sacrilego dal Senato e dall'Inquisizione di Casale Monferrato nel 1723, insieme a Pietro Maria Pietrasanta. I due avevano rubato dalla chiesa parrocchiale di Casorzo l'ostensorio e la pisside con le ostie consacrate, nonché le reliquie di S. Valerio.
La condanna fu eseguita a Casale il 23 agosto 1723.

Per approfondire vedi la voce: Pietro Maria Pietrasanta

Bibliografia

  • Romano Canosa, Storia dell'Inquisizione in Italia: dalla metà del Cinquecento alla fine del Settecento, vol. II, Torino e Genova, Sapere 2000, Roma 1988, pp. 81-82.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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