Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Pier Gaetano Feletti (Comacchio, 1797 - Roma, 1881) è stato un inquisitore domenicano.
Già Inquisitore di Pesaro (1829-33) e quindi di Faenza (1833-39), fu l'ultimo Inquisitore di Bologna, incarico ricoperto dal 1839 al 1859 (fino all'annessione di Bologna al Regno d'Italia e alla conseguente abolizione del tribunale inquisitoriale locale).
Il 23 giugno 1858 ordinò alla polizia pontificia di prelevare e togliere alla custodia della sua famiglia il bambino ebreo Edgardo Mortara (che aveva allora sei anni). Mortara era stato battezzato in segreto da una domestica cattolica al servizio della sua famiglia. Il caso suscitò scalpore internazionale. Il bambino fu condotto a Roma e posto sotto la protezione di Pio IX (e in età adulta rifiutò di ricongiungersi alla famiglia, anche dopo l'occupazione italiana di Roma, ed intraprese la vita sacerdotale tra i canonici regolari lateranensi).
Allorché Bologna fu sottratta alla Chiesa e incorporata al nuovo Regno d'Italia, Feletti subì un processo civile per il rapimento Mortara, nel corso del quale si giustificò adducendo che come inquisitore era suo dovere ordinare il prelevamento del bambino e che terminò con la sua assoluzione (16 aprile 1860).
Trasferitosi quindi a Roma, vi morì nel 1881.
Bibliografia
- Francesco Jussi, Difesa del padre Pier Gaetano Feletti, imputato come Inquisitore del S. Uffizio del ratto del fanciullo Edgardo Mortara, Bologna 1860.
- Gian Ludovico Masetti Zannini, Nuovi documenti sul «caso Mortara», in "Rivista di storia della Chiesa in Italia", XIII, 1959, pp. 279-279.
- David I. Kertzer, Prigioniero del papa re, Rizzoli, Milano 1996.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]