Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
La Pellegra era un'anziana donna che aveva fama di strega a Tirli (piccolo borgo sotto la giurisdizione di Castiglion della Pescaia, in Maremma) all'inizio del XVIII secolo. Aveva tre figlie, descritte di brutto aspetto, come lei, e un figlio, di nome Domenico, e tutta la famiglia era ritenuta praticare le arti stregonesche e recare danno a persone e animali. Una volta aveva chiesto alla levatrice del paese, una certa Lucrezia, di prestarle il suo somaro, questa le aveva negato il favore e il somaro era morto dopo 15 giorni. Alla fine di luglio 1701, dopo esser stata bastonata insieme ad una figlia dai compaesani irritati contro di lei, si era presentata con lei dal medico Gioberto Viligiarti per farsi certificare le percosse subite, ma questi aveva rifiutato di fornirle il certificato richiesto. Una quindicina di giorni dopo, il 10 agosto 1701, il figlio di due anni del medico si era ammalato gravemente ed era morto nel giro di poche ore. Per questo il medico denunciò la Pellegra, dichiarando che lui e la moglie avevano avuto l'impressione che qualcosa tirassegiù con forza il bambino dal letto la mattina in cui si sentì male e che mentre stava morendo la casa era circondata da una moltitudine di gatti che ringhiavano.
Bibliografia
- Oscar Di Simplicio, Autunno della stregoneria. Maleficio e magia nell'Italia moderna, Il Mulino, Bologna 2005, pp. 27-28.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]