Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Marta, moglie di Ranuccio, un muratore, fu accusata di stregoneria e condannata al rogo a Siena nel 1446. Secondo la cronaca di Sigismondo Tizio (Historiae Senenses, manoscritto del XVI sec.). era ritenuta membro della “Compagnia di Diana,” una presunta congregazione stregonesca. Le accuse includevano maliarderie e pratiche magiche, spesso associate a rituali notturni e malefici.
Bibliografia
- Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Prefazione, in Albo Fregoli, Streghe e preti in Valdichiana, Effigi Edizioni, Arcidosso (GR) 2019, pp. 7-17.
- Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Siena e i figli del segreto incantesimo. Diavoli, streghe e inquisitori all’ombra del Mangia, Cantagalli, Siena 2003.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]