Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Mario Galeota (Napoli, ca.1499 - Napoli, 1585) è stato un nobile napoletano perseguitato dall'Inquisizione romana.
Biografia
Compì studi di scienze applicati all'arte militare e umanistici.
Frequentò il circolo di Juan de Valdés e fu uno dei suoi più appassionati sostenitori. Assunse personalmente due scrivani, il bresciano Giusto Seriato e poi lo spagnolo Juan de Miero, col compito di trascrivere le opere valdesiane da diffondere per l'Italia.
A partire dal 1548 Galeota fu inquisito per eresia. Negli anni del papato di Paolo IV fu detenuto nelle carceri dell'Inquisizione (l'ambasciatore veneziano Bernardo Navagero riferiva al Senato dell'arresto di Galeota il 23 maggio 15561). Alla morte di Paolo IV, il 18 agosto 1559, il popolo romano assaltò il palazzo dell'Inquisizione e liberò i prigionieri. Al contrario di altri compagni di prigionia, come Bartolomeo Spadafora, Galeota non si allontanò da Roma, il che fu considerato un'attenuante. Sotto il papato di Pio IV abiurò e la persecuzione contro di lui terminò. Scontata la pena detentiva di cinque anni inflittagli da Pio V nel 1567 e allontanatosi dalle discussioni religiose e dalla propaganda attiva, non ebbe più noie da parte dell'Inquisizione.
Morì vecchissimo nel 1585.
Bibliografia
- Pasquale Lopez, Il movimento valdesiano a Napoli. Mario Galeota e le sue vicende col Sant'Uffizio, Fiorentino, Napoli 1976.
- Alessandro Pastore, Galeota, Mario in DBI, vol. 51 (1998).
Link
- Scheda su Mario Galeota sul sito Symogih.org
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]