Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Marco Caula è stato un notaio ed eretico modenese del XVI sec.
Nato a Modena, ma proveniente da una importante famiglia di Sassuolo, fu processato per eresia a Modena nel 1541 e nel 1567-68 a Ferrara. Questo secondo processo si concluse con l'abiura (11 aprile 1568, a Ferrara) e la condanna a servire sulle galere, commutata subito nel carcere: di fatto Caula fu semplicemente obbligato a risiedere a Modena. Caula fu infine graziato nel 1577, ultima notizia che si ha di lui.
Dagli atti processuali emerge che Caula professava assiomi comuni al gruppo degli eretici modenesi della sua epoca: negazione del libero arbitrio e affermazione della giustificazione per sola fede; negazione del dogma della transustanziazione; negazione del Purgatorio; rifiuto dell'autorità del papa.
Bibliografia
- Matteo Al Kalak, L'eresia dei fratelli. Una comunità eterodossa nella Modena del Cinquecento, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma 2011, ad indicem.
- Albano Biondi, Caula, Marco, in DBI, vol. 22 (1979).
Link
- Scheda su Marco Caula sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]