Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Maddalena Bradamonte, detta la Nasina, è stata una donna perseguitata per stregoneria dal Sant'Uffizio di Venezia, condannata il 5 luglio 1584.
Piccola cortigiana desiderosa di accasarsi, passò da un amante all'altro finché non si sposò, trasferendosi da Venezia (risiedeva nella contrada di San Paternian) a Padova attorno al 1583. Fu denunciata al Sant'Uffizio da un amico del medico Pietro Paolo Malvezzi (in seguito lui stesso perseguitato dall'Inquisizione per eresia), con cui aveva avuto un conflitto. La donna fu accusata di sortilegi avvenuti a Venezia tre anni prima della denuncia. Il processo si concluse con una sentenza di condanna al bando per cinque anni dal territorio della Repubblica di Venezia. Al momento del processo e della condanna Maddalena aveva ca. 23 anni.
Bibliografia
- Marisa Milani, Streghe e diavoli nei processi del S. Uffizio. Venezia 1554-1587, Tassotti, Bassano del Grappa 20062, pp. 87-116.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]