Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Jacopo Salvini, figlio di Michele, conosciuto come Maco del Bolgia, è stato uno stregone e guaritore del XVI sec.
Stregone, indovino e guaritore di Casole d'Elsa, subì un processo da parte dell'Inquisizione di Siena nel 1588, a seguito della denuncia di un giovane del paese, Mattia Massetani, che voleva scaricarsi la coscienza dopo aver fatto ricorso ai suoi servizi. Al tempo di questo processo aveva 70 anni. Interrogato, Maco del Bolgia non fece mistero delle sue atttività. Fu difeso dal proposto locale, Jacomo Tommasi, che dichiarò che Maco non aveva mai fatto del male a nessuno e che, se aveva errato, era stato esclusivamente per ignoranza.
Fu probabimente il capostipite di una "dinastia" di maghi e guaritori: l'esistenza di un "indovino di Casole" è infatti attestata almeno fino alla metà del Seicento.
Bibliografia
- Oscar Di Simplicio, Autunno della stregoneria. Maleficio e magia nell'Italia moderna, Il Mulino, Bologna 2005, pp. 204-209.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]