Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Juan de Soto fu segretario di Pedro Afán de Ribera, duca di Alcalà, viceré di Napoli dal 1559 al 1571. Sposò Cornelia Bernaudo, figlia di Consalvo Bernaudo, ottenendo grazie a questo matrimonio il feudo di Montaguto. Questo matrimonio costituì per Consalvo Bernaudo una sorta di protezione dalle accuse di eresia, che tuttavia non bastò ed espose lo stesso Juan de Soto a sospetti. Nel 1564, infatti, mentre era stato avviato contro Consalvo Bernaudo un nuovo processo inquisitoriale, Soto venne a Roma per tentare di scagionare il suocero, ma fu costretto tra la fine di agosto e l'inizio di settembre a fuggire in tutta fretta di notte dalla città del papa, per evitare lui stesso l'arresto e l'incriminazione come eretico.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. III, p. 533, nota 874 (e bibliografia ivi).
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]