Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Ippolito Craya è stato un nobile e giurista istriano perseguitato dall'Inquisizione.
Auditore fiscale del vescovo di Veglia Alberto Duimio, fu da questi accusato di eresia. Il caso emerse dopo che Duimio stesso fu messo sotto accusa dal procuratore veneziano Angelo Gradenigo per malversazione. Dal processo (1558-1561), trasferito presso il tribunale inquisitoriale di Venezia, risulta che Craya aveva ospitato a Padova Pomponio Algieri e che il suo domicilio padovano era stato il centro di una conventicola anabattista. Craya non ebbe particolari conseguenze dato che il suo processo fu sospeso e lui stesso rimesso in libertà.
Bibliografia
- Andrea Del Col, L’Inquisizione nel patriarcato e diocesi di Aquileia, 1557-1559, Edizioni Università di Trieste - Centro Studi Storici Menocchio, Trieste - Montereale Valcellina 1998.
- Silvia Ferretto, In margine ad un fascicolo processuale (1558–1561): Ippolito Craya, Pomponio Algieri e la cultura padovana nel XVI secolo, in Achille Olivieri (a cura di), Le trasformazioni dell’Umanesimo fra ‘400 e ‘700: evoluzione di un paradigma, Unicopli, Milano 2008, pp. 155–167.
- Silvia Ferretto, Il ‘caso’ Pomponio Algieri. Appunti di una ricerca in corso, in "Bruniana & Campanelliana", 15/1, 2009, pp. 66-79.
Voci correlate
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]