Cingano, Giuseppe

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giuseppe Cingano o Zingalo è stato un eretico anabattista veneto del XVI sec.

Vicentino, di professione sarto, fu ribattezzato da Nicola d'Alessandria, che ospitò in casa. La casa di Cingano fu sede degli incontri del gruppo anabattista vicentino.
Arrestato nel dicembre 1551 per ordine dell'Inquisizione veneziana, durante il processo fece i nomi dei complici, fornendo preziosi dettagli sulle attività del gruppo, e infine si sottomise all'abiura (1552). Sembra che in seguito, negli anni sessanta, professasse convinzioni calviniste, manifestando la volontà di trasferirsi a Lione o a Ginevra. Subì una nuova condanna nel 1570: sebbene relapso, fu confinato in un monastero "loco carceris".

Bibliografia

  • Luca Addante, Eretici e libertini nel Cinquecento italiano, Laterza, Roma-Bari 2010 (in part. pp. 191-192).

Voci correlate

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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