Sadoleto, Giulio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giulio Sadoleto è stato un patrizio modenese del XVI sec. perseguitato dall'Inquisizione.

Ricco mercante, era cugino del cardinale Jacopo Sadoleto e di Paolo Sadoleto, successore di questi come vescovo di Carpentras. Membro della conventicola eterodossa modenese, citato a comparire davanti all'Inquisizione modenese nel novembre 1569, non esitò a prendere la via della fuga, prima a Francoforte, poi dal 1571 a Chiavenna. Il 27 dicembre 1572 fu condannato in patria alla confisca dei beni e al rogo in effigie. In seguito si stabilì a Morbegno con la moglie Giulia e i nove figli.
Uno di questi, Giacomo, tentò vanamente di recuperare i beni di famiglia con un'abiura formale e una professione di fede che non seppe onorare.

Bibliografia

  • Processo Morone2, vol. 1, ad indicem.
  • Matteo Al Kalak, Sadoleto, Giulio, in DSI, vol. 3, p. 1357.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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