Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovanni Bergomozzi (Conselice, 1500 ca. - Grigioni, 1571) è stato un mercante ed eretico, divenuto uno dei capi del dissenso modenese, quindi fuggito nei Grigioni.
La sua famiglia era originaria di Conselice, nei pressi di Rovigo, e si trasferì a Modena nei primi anni del Cinquecento. Ricco mercante, negli anni quaranta è attestata la sua adesione alla comunità eterodossa modenese: nel 1543 incontrò Bartolomeo Fonzio, di cui fu seguace. Divenne quindi, grazie anche al generoso impiego delle sue larghe facoltà per la causa, uno dei punti di riferimento se non l'animatore più importante della comunità dei "fratelli" modenesi. Importante fu il suo ruolo nella diffusione dei libri eterodossi, che egli spesso trasportava da Venezia a Modena. All'inizio del papato di Pio V, per fuggire la repressione e l'arresto, riparò nei Grigioni, dove da subito ebbe gravi contrasti con i pastori riformati locali, che lo scomunicarono nel 1568 a causa della radicalità delle sue idee religiose (solo grazie all'intervento di Alessandro Trissino la scomunica fu quindi tolta). Morì nel 1571.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. 1, pp. 264-65, nota 7.
- Antonio Rotondò, Bergomozzi, Giovanni , in DBI, vol. 9 (1967).
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]