Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Giovan Battista Giugni era uno stregone-guaritore attivo a Monteriggioni alla fine del XVIII secolo. In una lettera al vicario vescovile del 24 aprile 1795 il pievano Pietro Milanesi lo definiva "capostregone" e riferiva di avergli negato la comunione l'anno precedente "perché con l'arte infame che esso esercita guasta il capo alla gente, e molto più alle donne dandoli ad intendere di streghe", aggiungendo di averlo redarguito e invitato senza successo a cessare le sue attività.
Bibliografia
- Oscar Di Simplicio, Inquisizione, stregoneria, medicina. Siena e il suo Stato (1580-1721), Monteriggioni (SI) 2000, pp. 207-208 e nota 2 ivi.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]