Rospigliosi, Giacomo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giacomo Rospigliosi (Pistoia, 29 dicembre 1628 - Roma, 2 febbraio 1684) è stato un cardinale, membro della Congregazione del Sant'Uffizio.

Auditore dello zio Giulio Rospigliosi (il futuro Clemente XI, papa dal 1667 al 1669), mentre questi era nunzio in Spagna, tra il 1644 e il 1653 studiò filosofia e diritto a Salamanca.
Nel 1653 divenne auditore di Flavio Chigi a Roma.
Nel 1662 fu segretario della commissione del Sant'Uffizio incaricata di esaminare le Lamine di Granada.
Dal 1665 al 1667 fu internunzio a Bruxelles.
Divenuto papa lo zio col nome di Clemente XI, dopo esser stato nominato referendario utriusque Signaturae e protonotario apostolico, divenne cardinale il 12 dicembre 1667.
Tra i vari incarichi assegnatigli dallo zio pontefice, nel febbraio 1668 fu incluso nella Congregazione del Sant'Uffizio (giurò come cardinale inquisitore il 22 febbraio 1668).

Bibliografia

  • Herman H. Schwedt, Die Römische Inquisition. Kardinäle und konsultoren 1601 bis 1700, Herder, Freiburg 2017, pp. 524-526.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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