Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Georges de Selve (1508/1509-1541) è stato un umanista, vescovo e ambasciatore francese.
Nel 1528 fu nominato vescovo di Lavaur.
Fu ambasciatore francese a Venezia (1535-36), a Roma (1537-38) e presso l'imperatore Carlo V (1539-40).
Erasmiano e brillante umanista, tradusse le prime otto Vite di Plutarco. Fu sostenitore di posizioni ireniche e concilianti in tema di dispute religiose, non lontane dalla sensibilità di Jacques Léfebvre d'Etaples e dei primi "riformatori" francesi.
Hans Holbein il Giovane lo raffigurò nella sua celebre tela Gli ambasciatori (databile al 1533).
Fu figlio di Jean de Selve, abile negoziatore e stretto collaboratore di Luigi XII e Francesco I, e fratello di Odet de Selve, che fu ambasciatore in Inghilterra (1546-49), a Venezia (1550-54) e a Roma (1556-58).
Bibliografia
- Philippe Hamon, Selve, famille de, in La France de la Renaissance, pp. 1074-1075.
- Processo Morone, vol. 2, p. 298, nota 19.
Link
- Scheda su Georges de Selve sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]