Gata di Giusto (presunta strega, XVII sec.)

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Gata di Giusto, è stata una donna, attiva come curatrice a Castelnuovo Berardenga, processata per stregoneria dall'Inquisizione di Siena nel 1605.

La vicenda di Gata si interseca con quella di un'altra donna, Gioma di Domenico, anch'essa di Castelnuovo Berardenga, arrestata e processata parallelamente a lei.
Gata operava occasionalmente come guaritrice, sostenendo durante il suo processo di aver appreso a curare dalla madre ("Me l'insegnò mia madre, perché allora non s'andava a medici e si viveva più alla grossolana") ed aveva un temperamento forte e irascibile, non accettando che le fossero attribuiti malefici contro persone e che venisse chiamata per ripararli. Questo suo carattere antisociale, comune a quello di Gioma, le attirò contro la persecuzione.

Bibliografia

  • Oscar Di Simplicio, Inquisizione, stregoneria, medicina. Siena e il suo Stato (1580-1721), Il Leccio, Monteriggioni (SI) 2000, pp. 125 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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