Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Galeazzo Caracciolo, marchese di Vico (Napoli, gennaio 1517 - Ginevra, 7 maggio 1586) è stato un aristocratico napoletano convertitosi al calvinismo.
Biografia
Inviato a quattordici anni alla corte di Carlo V a Bruxelles, fu un importante collaboratore dell'imperatore e si divise per lungo tempo tra Napoli e la corte imperiale
Nel 1537 sposò Vittoria Carafa, nipote di Gian Pietro Carafa, il futuro Paolo IV.
La sua "conversione" avvenne frequentando il circolo di Juan de Valdés negli anni trenta.
Sottoposto a indagine inquisitoriale, a partire dal 1551 si esiliò a Ginevra, aderendo al calvinismo. Fu da allora in poi un esponente di spicco della comunità italiana di Ginevra.
Negli anni cinquanta ebbe una serie di colloqui con i familiari che cercò invano di convincere a trasferirsi a Ginevra. Nel 1560 si risposò con Anne Framery, originaria della Normandia, e si rifece una vita.
Paolo IV lo ricordò in una sua celebre invettiva contro la "scola maledetta" di Pole, Flaminio e sodali durante un'udienza concessa all'ambasciatore veneziano Navagero svoltasi il 23 ottobre 1557.
Il compagno di fede Niccolò Balbani gli dedicò una biografia, che ebbe un certo successo nell'Europa riformata.
In tempi più recenti il caso del marchese di Vico attirò l'attenzione di Benedetto Croce, che gli dedicò una monografia
Bibliografia
- Benedetto Croce, Il marchese di Vico Galeazzo Caracciolo in Id., Vite di avventura, di fede, di passione, Laterza, Bari 1947, pp. 189–291.
- Edward William Monter, Caracciolo, Galeazzo, in DBI, vol. 19 (1976).
Testi on line
- Testo della versione inglese della biografia di Galeazzo Caracciolo di Niccolò Balbani
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]