Thiene, Gaetano

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Gaetano di Thiene (Vicenza, ottobre 1480 – Napoli, 7 agosto 1547) è stato un ecclesiastico, fondatore insieme a Gian Pietro Carafa del'ordine dei Chierici Regolari Teatini, canonizzato nel 1671 da papa Clemente X.

Biografia

Studiò all'università di Padova dal 1500 al 1504, ottenendo il dottorato in utroque iure nell'agosto 1504. Nello stesso anno ricevette la tonsura a Vicenza. Nel 1507 si trasferì a Roma, e nel 1508 ottenne da parte di Giulio II la nomina a protonotario apostolico dietro il pagamento di 2.600 ducati. Ottenne quindi vari benefici ecclesiastici. Solo nel 1516 fu nominato sacerdote, dove aver frequentato gli ambienti dell'Oratorio del Divino Amore che lo influenzarono molto. Nell'ambiente dell'Oratorio conobber vari futuri protagonisti della vita religiosa italiana dei successivi decenni: Gian Matteo Giberti, Gasparo Contarini, Jacopo Sadoleto, Paolo Consiglieri, Bernardino Scotti, ma soprattutto Gian Pietro Carafa (oltre a vari altri). Nel 1518 rientrò a Vicenza, dove si legò a Battista Carioni, che divenne la sua guida spirituale. Nel febbraio 1522 si trasferì a Venezia dove, in coerenza con l'interesse per l'attività assistenziale sorto in lui a partire dalla frequentazione dell'Oratorio del Divino Amore, fondò l'Ospedale degli Incurabili. Alla fine del 1523 rientrò a Roma, dove, insieme a Carafa e altri, avviò il progetto di una compagnia di chierici regolari improntata all'austerità, all'assistenza e alla dedizione alla riforma della Chiesa, i Teatini, fondati ufficialmente nel 1524, dopo aver ottenuto l'autorizzazione di Clemente VII.
Catturato e torturato dai lanzichenecchi durante il sacco di Roma del 1527, Gaetano si trasferì quindi a Venezia, dove già aveva trovato riparo il Carafa. Vi rimase fino al 1533, con un ruolo di fatto subalterno rispetto a Carafa nell'organizzazione dell'ordine. Passò quindi a Napoli per installare la congregazione teatina anche nel Regno, proprio mentre nella città partenopea fioriva il circolo di Juan de Valdés. Tra il 1540 e il 1543 fu di novo a Venezia, ristabilendosi quindi a Napoli, dove morì nel 1547, dopo aver dedicato un intero ventennio pressoché esclusivamente all'organizzazione della congregazione teatina nela penisola italiana.

Gaetano di Thiene fu un illustre esponente, oltre che del rinnovamento cattolico dei primi decenni del Cinquecento, di una famiglia della Vicenza “eretica”, che diede il suo contributo alla comunità ginevrina di esuli religionis causa (si veda, ad esempio, il caso di Odoardo di Thiene). Nonostante il legame col Carafa fu figura inquieta, al confine tra “evangelismo” e Controriforma. Non a caso il suo processo di beatificazione, chiusosi positivamente nel 1629, fu rallentato dalla circostanza, imbarazzante per l’Ordine, della sua appartenenza a una famiglia così compromessa con l'eresia. Fu quindi proclamato santo nel 1671.

Bibliografia

  • Gaetano Greco, Gaetano Thiene, santo, in DBI, vol. 51 (1998).
  • Pio Paschini, S. Gaetano Thiene, Gian Pietro Carafa e le origini dei chierici regolari teatini, Scuola tipografica Pio X, Roma, 1926.
  • Andrea Vanni, “Fare diligente inquisitione”. Gian Pietro Carafa e le origini dei chierici regolari teatini, Viella, Roma 2010.

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Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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