Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Fabio (o Fabiano) Nifo è stato un medico ed eretico del XVI sec.
Biografia
In data imprecisata entrò nell'ordine domenicano, quindi abbandonò l'abito. Si convertì al calvinismo negli anni sessanta in Francia (attorno al 1565 si trovava a Parigi in qualità di precettore dei nipoti del vescovo di Nîmes Bernardo Del Bene). Nel 1572 rientrò in Italia, studiò medicina a Padova e vi ottenne per brevissimo tempo (a partire dall'ottobre 1575) una cattedra. Incarcerato nel gennaio 1576 per ordine dell'Inquisizione padovana, riuscì a fuggire, rifugiandosi a Vienna. Da lì passò in Polonia, entrando dal 1° settembre 1577 al servizio di Stefano Báthory. Entrato quasi subito in conflitto col collega Niccolò Buccella, fuggì in Inghilterra, dove esercitò la professione medica e frequentò l'Università di Oxford, e visse sempre circondato da sospetti di papismo. Quindi, con la moglie Anne de la Haye, figlia di un mercante francese attivo in Inghilterra, si trasferì a Leida. Pare che si fosse riavvicinato al cattolicesimo negli ultimi anni. Non se ne conosce la data di morte.
Opere
- Proemium mathematicum (Thomas Brumen, Parigi, 1569).
- Ophinus seu De caelesti animarum progenie divinatio (G. Basson, Leida 1599 e 1617).
Bibliografia
- Luigi Firpo, La Chiesa italiana di Londra nel Cinquecento, in Ginevra e l’Italia, a cura di Delio Cantimori, Sansoni, Firenze 1959, pp. 309-412 (in part. pp. 381-391).
- Valerio Marchetti, Figure di esuli italiani del Cinquecento: Fabio Nifo, in "Critica storica", VIII, 1969, pp. 691-705.
- Margherita Palumbo, Nifo, Fabio, in DBI, vol. 78 (2013).
Link
- Scheda su Fabio Nifo sul sito Symogih.org
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]