Domenico "marangone"

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Domenico è stato un falegname del XVI sec. (nelle fonti è citato come Domenico marangone), perseguitato dall'Inquisizione per eresia.

Fu arrestato a Cividale nel 1558 insieme al sarto Floreano Filippi, suo complice. Riuscì ad evadere, fuggendo in Germania. Fu arrestato nuovamente nel 1583, dopo esser rientrato a Cividale, e condannato a morte. Morì in carcere, in attesa dell'imminente esecuzione, il 16 febbraio 1583. Il suo cadavere fu bruciato sul rogo.

Bibliografia

  • Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 193.
  • Luigi De Biasio, L’eresia protestante in Friuli nella seconda metà del secolo XVI, in “Memorie storiche forogiuliesi”, LII, 1972, p. 71-139: pp. 93 sgg.
  • Andrea Del Col, L’Inquisizione nel patriarcato e diocesi di Aquileia, 1557-1559, Edizioni Università di Trieste - Centro Studi Storici Menocchio, Trieste - Montereale Valcellina 1998, ad indicem.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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