Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Diego de Enzinas (Burgos, ca. 1520 – Roma, 15 marzo 1547) è stato un umanista spagnolo, condannato a morte dall'Inquisizione romana.
Membro di una famiglia di mercanti probabilmente conversos, studiò a Lovanio quindi alla Sorbona a Parigi. Nel 1542 curò ad Anversa la pubblicazione del libretto Breve y compendiosa institución de la religión cristiana, una traduzione del Catechismo di Calvino ad opera di suo fratello Francisco de Enzinas. L'introduzione che vi figura è probabilmente di suo pugno e non del fratello. I suoi tentativi di diffondere l'opera in Spagna gli attirarono contro l'attenzione dell'Inquisizione spagnola, per questo riparò a Roma. Qui fu membro di una conventicola filoriformata insieme a Pietro Antonio Di Capua, Girolamo Borri, Giacomo Carisio, Guido Giannetti e Girolamo Donzellini. Il 24 dicembre 1545 inviò una lettera a Lutero per chiedergli lumi sulla dottrina dell'Eucarestia. Poiché la lettera fu intercettata, egli fu arrestato dall'Inquisizione romana, che lo sottopose a tortura, costringendolo a rivelare i nomi dei compagni. Avendo tuttavia rifiutato di pentirsi e ritrattare le proprie idee fu condannato al rogo. L'esecuzione avvenne nel marzo 1547.
Bibliografia
- Marcel Bataillon, Erasme et l’Espagne, Droz, Genève 19912.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]