Costantino da Carrara

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Costantino da Carrara è stato un frate agostiniano del XVI secolo perseguitato per eresia.

Nato a Carrara verso il 1506, entrò in gioventù nell'ordine dei canonici regolari lateranensi e nel 1531 fu promosso predicatore.
Nel giugno 1542 assunse le funzioni di priore del convento di Santa Maria della Fregionara a Lucca, mentre al contempo Pier Martire Vermigli assumeva il priorato del convento di San Frediano, l'altro convento agostiniano di Lucca. Influenzato da Vermigli e forse anche da Celio Secondo Curione, anch'egli allora presente a Lucca, nell'estate 1542 Costantino fu denunciato al Sant'Uffizio come luterano da parte di due canonici di San Frediano. Il 26 agosto 1542 il cardinale inquisitore Bartolomeo Guidiccioni chiedeva alle autorità di Lucca di arrestare Costantino, il quale fuggì da Lucca per evitare l'arresto, ma senza abbandonare mai l'Italia. In seguito dovette chiarire la sua posizione e probabilmente fare atto di pentimento e sottomissione, tant'è che nel 1543 era nominato priore di San Vito a Mantova, funzione che svolgeva ancora nel 1545. Dopodiché non si hanno più notizie di lui.

Bibliografia

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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