Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Cipriano Uberti è stato un inquisitore domenicano.
Fece la professione nel convento domenicano di Ivrea, di cui divenne priore nel 1559, su raccomandazione di Michele Ghislieri, cui era legato. Fu Inquisitore di Vercelli (dal 1563), con deleghe su Ivrea (dal 1566) e Aosta (dal 1572).
Come inquisitore fu particolarmente attento al controllo dei costumi religiosi (nel 1566 a Vercelli fece bruciare sul rogo come relapso il maestro Giorgio Olivetta, da lui definito iconoclasta e bestemmiatore), ai casi di possessione diabolica e alla lotta alle streghe (ad Aosta in particolare condusse una serie di processi per stregoneria) e alla censura libraria.
Morì nel 1607.
Opere
- Opera della croce, distinta in cinque libri, Pacifico Pontio, Milano 1586.
- Tavola delli Inquisitori, Francesco Sesalli, Novara 1586.
- Breve trattato dell'incarnatione et humanita di Christo, Francesco Bonati, Vercelli 1589.
- Discorsi o vero trattatello sopra la moltitudine de Aretitij o spiritati, Antonio Bianchi, Torino 1598.
Bibliografia
- Vincenzo Lavenia, L'Inquisizione negli Stati sabaudi. Roma, Torino e la politica religiosa, in Casa Savoia e curia romana dal Cinquecento al Risorgimento, École Française de Rome, Roma 2015, pp. 113-128.
- Adelisa Malena, Uberti, Cipriano, in DSI, vol. 3, pp. 1605-06.
- Giorgio Tibaldeschi, Eretici a Vercelli nell’età della Controriforma, in "Bollettino Storico Vercellese", 13, 1984, p. 5-46.
- Giorgio Tibaldeschi, Un inquisitore in biblioteca: Cipriano Uberti e l’inchiesta libraria del 1599-1600 a Vercelli, in "Bollettino Storico Vercellese", 19, 1990, pp. 43-103.
Link
- Scheda su Cipriano Uberti sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]