Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Caterina Ross è stata una donna processata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo nel 1697.
Già accusata di stregoneria nel 1677, quando aveva dodici anni, in quanto ritenuta appartenente a una dinastia di streghe (nonna, zie e madre; si supponeva che fosse stata iniziata alla stregoneria dalla nonna Cathelina Lardelli), i parenti l'avevano fatta allontanare da Poschiavo per metterla al sicuro e aveva trovato rifugio in terra tedesca. Rientrata a Poschiavo poco più che trentenne, fu subito accusata di aver provocato malattie e morti. Nell'ispezione corporale le furono trovati due segni diabolici, sul braccio destro e sulla gamba sinistra. Fu condannata a essere bruciata viva, tipo di esecuzione particolarmente feroce e insolita (di solito a Poschiavo le condannate a morte per stregoneria erano decapitate), insieme a un'altra donna condannata come strega, Maddalena Tuena (gli atti processuali relativi alla quale non sono stati conservati).
Bibliografia
- Giuseppe Farinelli, Ermanno Paccagnini, Processo per stregoneria a Caterina de Medici 1616-1617, Rusconi, Milano 1989, pp. 123-124.
- Luisa Muraro, La signora del gioco. Episodi di caccia alle streghe, Feltrinelli, Milano 1975, pp. 7-41.
- Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo, trascritti da R. Juvalta (1969), 1675-1681, vol. III, pp. 269 sgg.; 1682-1753, vol. IV, pp. 51 sgg.
Link
- Fascicolo processuale di Caterina Ross del 1677 sul sito del Comune di Poschiavo.
- Fascicolo processuale di Caterina Ross del 1697 sul sito del Comune di Poschiavo.
Article written by Redazione | Ereticopedia.org © 2020
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]