Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Caterina, soprannominata "la Maliarda", fu condannata al rogo e arsa viva nel prato di Camollia a Siena nel 1437, accusata di stregoneria. Le accuse, non dettagliate, probabilmente includevano malefici. La sua condanna riflette la crescente severità delle persecuzioni, alimentate dall’influenza dei predicatori come San Bernardino da Siena.
Bibliografia
- Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Prefazione, in Albo Fregoli, Streghe e preti in Valdichiana, Effigi Edizioni, Arcidosso (GR) 2019, pp. 7-17.
- Maria Assunta Ceppari Ridolfi, Siena e i figli del segreto incantesimo. Diavoli, streghe e inquisitori all’ombra del Mangia, Cantagalli, Siena 2003.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]