Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Caterina Codeferro è stata una donna processata e condannata a morte per stregoneria a Poschiavo nel maggio 1672.
Era vedova di Battista Codeferro, residente a La Rasiga, ed aveva 50 anni al momento della sua incriminazione.
Accusata di malefici contro persone e animali (anche la figlia depose contro di lei), si proclamò dapprima innocente. Confessò quindi a seguito delle torture e fu condannata a morte e giustiziata tramite decapitazione.
Fonti e bibliografia
- Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1673-1674, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. II, pp. 91 sgg.
Link
- Fascicolo processuale di Caterina Codeferro del 1672 sul sito del Comune di Poschiavo.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]